Strada Garibaldi, 11 - Parma (PR) – 43121

+39 3756630133

info@operaparma.it

Teatro Farnese

Il Teatro Farnese e la sua storia

Il Teatro Farnese, a Parma, era il teatro di corte dei duchi di Parma e Piacenza. Oggi è inserito all’interno del percorso della Galleria Nazionale ed è diventato recentemente sede di alcune rappresentazioni concertistiche ed operistiche del Teatro Regio di Parma. Venne fatto costruire a partire dal 1618 da Ranuccio I, duca di Parma e Piacenza, che intendeva celebrare con uno spettacolo teatrale la sosta a Parma del granduca di Toscana, Cosimo II, diretto a Milano per onorare la tomba di san Carlo Borromeo, canonizzato nel 1610. La realizzazione dell’opera venne affidata all’architetto Giovanni Battista Aleotti, detto l’Argenta (1546-1636): venne costruito al primo piano del Palazzo della Pilotta di Parma, in un grande vano progettato come Salone Antiquarium ma sempre utilizzato come sala d’armi e come sede di tornei. Il teatro venne completato nell’autunno del 1618 e dedicato a Bellona (dea della guerra, in omaggio alla prima destinazione dell’ambiente) ed alla Muse: a causa di una malattia che aveva colpito Cosimo II, costringendolo ad annullare il pellegrinaggio programmato, il teatro rimase inutilizzato per quasi dieci anni. Venne finalmente inaugurato il 21 dicembre del 1628, in occasione delle nozze di Odoardo, figlio di Ranuccio, con Margherita de’ Medici, figlia di Cosimo. 

Per celebrare l’evento venne allestita lo spettacolo Mercurio e Marte, con testi di Claudio Achillini e musiche di Claudio Monteverdi: nel corso dell’opera venne anche allagata la cavea ed inscenata una naumachia. A causa della complessità e degli elevati costi degli allestimenti, il teatro venne utilizzato solo altre otto volte: l’ultima nel 1732, in occasione dell’arrivo di don Carlo di Borbone nel ducato. L’Argenta si ispirò al Teatro Olimpico di Vicenza, costruito dal Palladio nel 1580, ed al Teatro all’Antica di Sabbioneta, costruito tra il 1588 ed il 1590 dall’architetto Vincenzo Scamozzi. Ospitato in un ampio salone (87 metri di lunghezza per 32 di larghezza e 22 di altezza), la cavea ad U è formata da quattordici gradini sui quali potevano essere ospitati circa 3000 spettatori: alla sommità della cavea sono due ordini di serliane, quello inferiore tuscanico e quello superiore ionico; il palcoscenico è lungo 40 metri, con un’apertura di 12 metri. La struttura venne realizzata in legno (abete rosso del Friuli) ed interamente ricoperto di stucco dipinto per simulare il marmo (materiali caratteristici delle architetture effimere, quale doveva essere il Teatro Farnese). La decorazione scultorea (statue a soggetto mitologico in gesso, con anima di paglia) venne affidata ad una squadra di artisti guidata da Luca Reti; i pittori, guidati da Giovan Battista Trotti detto il Malosso, Lionello Spada, Sisto Badalocchio, Antonio Bertoja e Pier Antonio Bernabei, dovettero provvedere, oltre che alla decorazione delle pareti, anche a quella oggi perduta del soffitto. È da alcuni considerato uno dei primi teatri ad essere dotato di un arco di proscenio permanente, tuttavia quando il teatro fu costruito le rappresentazioni non si tenevano lì. Ingresso del Teatro Farnese all’interno del Palazzo della Pilotta Dopo la rappresentazione del 1732, il teatro decadde inesorabilmente: venne quasi completamente distrutto durante la II Guerra Mondiale, in un bombardamento degli Alleati del 13 maggio 1944. Fu ricostruito tra il 1956 ed il 1960, secondo i disegni originali con il materiale recuperato ed inserito come prestigioso ingresso della Galleria Nazionale di Parma. Solo recentemente, dopo un’inattività durata quasi tre secoli, il teatro è ritornato ad ospitare eventi teatrali con una primissima rappresentazione davanti a 1500 spettatori avvenuta il 12 giugno 2011 del maestro Claudio Abbado e della sua Orchestra Mozart.

Scopri gli altri luoghi da non perdere a Parma

Duomo e battistero

La cattedrale di Parma costituisce insieme al Battistero uno dei monumenti più rilevanti della città per bellezza e importanza storica.

Teatro Regio

Il Teatro Regio di Parma, considerato tra i più prestigiosi e noti del mondo, fu inaugurato il 16 maggio 1829 con Zaira, opera appositamente composta per l’occasione da Vincenzo Bellini.

Parco Ducale

È da sempre il “giardino” di Parma. Realizzato nel 1561 come parco privato, è stato aperto al publico solo dopo l’unità di Italia.

Palazzo Pilotta

Immenso complesso che prende il nome dal gioco della Pelota, ospita al suo interno, tra le altre cose, la magnifica Biblioteca Palatina.

Biblioteca palatina

La Biblioteca Palatina di Parma è una biblioteca pubblica situata all’interno del Palazzo della Pilotta. Il nome trae origine dal tempio di Apollo Palatino di Roma.

Santuario Santa Maria della Steccata

La chiesa della Steccata, splendido esempio dell’architettura rinascimentale parmense, sorse su un terreno già anticamente venerato per una popolare tradizione religiosa.

Palazzo del governatore e piazza Garibaldi

Sede ideale di mostre temporanee ed esposizioni, il Palazzo del Governatore domina la centrale Piazza Garibaldi a Parma e racconta una storia che risale ad oltre 700 anni fa.

Visita la gallery della città

×